NETFLIX: Odio il natale 2 [Recensione]
Il periodo natalizio di Gianna non è più dedicato a bilanci e indagini, ma piuttosto a consapevolezze, volontà e speranze. È ora di tracciare la giusta rotta per la sua vita, ma solo dopo essersi preparata adeguatamente e aver provveduto alle necessarie forniture.
Come si può capire se si ama qualcuno? È un problema nostro o degli altri? Questi sono interrogativi ai quali la vivace protagonista cerca di rispondere nella seconda stagione di “Odio il Natale“, la serie natalizia italiana di Netflix. Nel tentativo di ottenere chiarezza, Gianna si impegna anche a delineare una netta linea guida.
Trama
La trama di “Odio il Natale 2” ruota attorno a Gianna, che, dopo aver trascorso gli ultimi giorni prima di Natale alla ricerca frenetica di un fidanzato, si trova ora felicemente impegnata. Tuttavia, il Natale sembra riservarle nuove sfide, mettendo a repentaglio la sua relazione. In un nuovo countdown, Gianna si rende conto di aver bisogno della magia del Natale per riconquistare il suo ex e si impegna a farlo entro la cena della Vigilia.
Pilar Fogliati garanzia di divertimento
La seconda stagione riporta gli spettatori nella pittoresca cornice di Chioggia, tra canali, ponti, gondole e luci, creando un’atmosfera incantevole. Per Gianna, l’atmosfera natalizia diventa essenziale per ristabilire l’equilibrio nella sua vita, ora ricca di famiglia, lavoro, amiche e amore. Il pattern narrativo rimane fedele alla prima stagione, con Gianna che coinvolge gli spettatori con il suo flusso di coscienza, rompendo la quarta parete e rendendo la serie coinvolgente.
Pilar Fogliati gestisce con successo i tempi e i ritmi narrativi, mantenendo l’umorismo come chiave di volta. Pur presentando alcuni luoghi comuni enfatizzati e dinamiche affrettate, la serie offre gag simpatiche e momenti di puro divertissement. “Odio il Natale 2” non brilla per originalità narrativa o soluzioni registiche, ma rimane un format godibile, perfetto per una serata leggera all’insegna delle vibrazioni natalizie.